Dilemma 8: Subappaltatore - Risposta

 

Il rischio che il rappresentante del proprietario del progetto stia consigliando un determinato subappaltatore per corruzione esiste. Egli può, ad esempio, essere segretamente socio dell’azienda subappaltatrice o gli può essere stato offerto un compenso dal subfornitore. Il fatto di accettare la raccomandazione può non essere, in sé, illegale, ma può portare a un’attività illecita in cui Lei e la Sua società potreste essere coinvolti. Si potrebbe pensare, infatti, che foste consapevoli dei rischi di corruzione e li abbiate ignorati o che non disponiate di procedure adeguate per affrontare tali rischi.


In linea generale:

 

  • Sia molto cauto nel rivolgersi a individui od organizzazioni raccomandati da rappresentanti del proprietario del progetto, a meno che la raccomandazione non sia formale e pubblicamente parte dell’offerta di appalto (ad esempio, un subappaltatore designato).

 

  • Tranne nel caso in cui vi siano buone e legittime ragioni per fare il contrario, nella selezione dei subappaltatori si serva di pubbliche gare d’appalto.

 

  • Quando si relaziona a subappaltatori e fornitori ad ampio o alto rischio, cerchi di valutare, nel limite del possibile, se questi possano operare in modo etico nel loro rapporto con la sua società. Nello specifico:

 

    • Determini:
      • Se il subappaltatore/fornitore disponga di un programma anticorruzione o se si impegni a rispettare le politiche societarie anticorruzione;
      • Se il subappaltatore/fornitore oppure i suoi dirigenti o azionari siano mai stati indagati, dichiarati colpevoli o esclusi per corruzione.
    • Adotti procedure di due diligence nei confronti del subappaltatore/fornitore per determinare se abbia precedenti di corruzione (ad esempio, attraverso una ricerca online, ottenendo referenze e/o chiedendo ad altre aziende o enti industriali).
    • Organizzi un incontro con la direzione dell’azienda subappaltatrice/fornitrice per discutere degli impegni e delle politiche anticorruzione.
    • Sulla base dell’esito di tale incontro e discussione, il direttore della Sua società può essere certo che il subappaltatore/fornitore non sia tacciabile di corruzione?
    • Una volta raggiunto un accordo sull’obiettivo del lavoro del subappaltatore/fornitore e sul suo compenso, si assicuri che il lavoro sia effettuato in modo lecito e che la cifra corrisposta sia pari al suo valore di mercato (ad esempio, che il compenso non nasconda una tangente).
    • Lo scopo di questa valutazione non è quello di eliminare tutti i possibili rischi di corruzione, ma di determinare se, dopo aver effettuato le dovute verifiche, il rischio di corruzione sia sufficientemente basso da proseguire il rapporto con il subappaltatore/fornitore. Il costo della valutazione del rischio e delle procedure di due diligence deve essere proporzionato alla dimensione dell’affare, della transazione o del progetto in questione per poter essere vantaggioso.

 

Simili procedure devono essere adottate anche per i partner di joint venture.