Dilemma 1:  Presentare un reclamo contrattuale per ritardo - Risposta

 

Nel presentare il reclamo, Lei rilascia una dichiarazione sul tempo supplementare che spetta alla sua società. La quantità di tempo supplementare che le viene concessa ha un impatto finanziario (l’importo dovuto per la liquidazione del danno e l’importo di tutti i pagamenti supplementari). Può essere un reato rilasciare una dichiarazione che Lei sa essere o possa essere falsa, o che non crede onestamente veritiera, al fine di trarre un qualche vantaggio finanziario per se stesso o un’altra persona od organizzazione. Lei sa che potrebbe essere una dichiarazione mendace asserire che i 30 giorni di ritardo causati dal fornitore sono dovuti al proprietario del progetto. Lei non è sicuro della ragione dei  40 giorni di ritardo restanti. Se è possibile che siano stati causati dal proprietario del progetto, Lei è consapevole del fatto che è altrettanto possibile che siano stati causati dal fornitore o da qualcun altro. Pertanto, Lei non crede onestamente di dire la verità quando asserisce che questi 40 giorni sono stati causati dal proprietario del progetto. Ne consegue che, qualora avesse presentato questo reclamo al proprietario del progetto asserendo che è stato lui a causare tutti i 100 giorni di ritardo, Lei e la sua società siete responsabili di frode.

 

L’approccio corretto e sicuro consiste sempre nell’affermare, in un reclamo, esclusivamente ciò che ritiene onestamente veritiero e ammettere gli eventuali punti incerti. Se commette un errore onesto nel reclamo, è molto improbabile che si tratti di un reato. Se, per esempio, Lei credeva onestamente che 30 giorni di ritardo fossero causati dalla modifica del proprietario del progetto, ma è emerso che aveva commesso un errore e i giorni di ritardo erano soltanto 25, questo è un errore onesto e non un reato. Pertanto, dovrebbe asserire che 30 giorni di ritardo sono dovuti al proprietario del progetto e ammettere che 30 giorni di ritardo rappresentano una responsabilità della sua società. La gestione dei 40 giorni restanti dipende dalla legislazione e dai termini contrattuali applicabili. Idealmente, dovrebbe esservi un qualche meccanismo per distribuire i 40 giorni su una base equa e ragionevole o per permettere a un giudice terzo di distribuire la responsabilità. Se il contratto consente una proroga soltanto nel caso in cui l’appaltatore riesca a dimostrare effettivamente la causa del ritardo, questo può far sì che l’appaltatore detenga la responsabilità dei 40 giorni restanti. Può sembrare un risultato sleale, ma è ciò su cui le parti si sono accordate a livello contrattuale. Lei non dovrebbe tentare di apportare modifiche a un risultato contrattuale pattuito (anche se ritiene che sia sleale) commettendo un reato.

 

Questo approccio suggerito può non essere, a breve termine, quello più vantaggioso in termini commerciali, ma è quello più etico e che dovrebbe evitare una responsabilità penale.